Accordo incarichi dirigenziali

Caro Collega ASST del Garda,

Il 28 gennaio 2022 con delibera n. 58 del Direttore Generale è stato varato il “regolamento per l’affidamento e la revoca degli incarichi dirigenziali ai dirigenti appartenenti alla dirigenza aerea sanità” con il benestare di alcune sigle sindacali (non la nostra).

 

Nel regolamento viene definita l’assegnazione degli incarichi dirigenziali di altissima ed alta specializzazione in base ad un punteggio in centesimi, dove l’anzianità di servizio e l’esperienza maturata con precedenti incarichi può portare ad un punteggio massimo di 50/50, mentre i rimanenti 50/50 vengono assegnati sulla base di un “colloquio”.

 

Questo di fatto Blinda l’assegnazione degli incarichi alla volontà dell’amministrazione e dall’apposita commissione di verifica da essa nominata rendendo inutile tutto il lavoro fatto e la competenza acquisita negli anni.

 

Il fatto più grave è che viene meno la prevista oggettività e imparzialità  non garantita dal “colloquio”, ma prevista dal contratto (vedi art. 17, punto1).

 

Per l’assegnazione di un nuovo incarico dirigenziale è peraltro già necessaria la valutazione positiva del Collegio Tecnico di valutazione, organo previsto dal contratto Nazionale.

 

Mentre il “colloquio” è un parametro non  previsto nella normativa nazionale;

 

L’ art. 19 del contratto nazione 2016-18“Affidamento e revoca degli incarichi dirigenziali diversi dalla direzione di struttura complessa- Criteri e procedure” al comma 9 afferma:

“Nel conferimento degli incarichi, e per il passaggio ad incarichi di funzioni

dirigenziali diverse, le Aziende ed Enti effettuano una valutazione comparata dei curricula formativi e professionali e tengono conto:

  1. a) delle valutazioni del collegio tecnico ai sensi dell’art. 57 comma 2, (Organismi per la verifica e valutazione delle attività professionali e dei risultati dei dirigenti);
  2. b) dell’area e disciplina o profilo di appartenenza;
  3. c) delle attitudini personali e delle capacità professionali del singolo dirigente sia in relazione alle conoscenze specialistiche nella disciplina di competenza che all’esperienza già acquisita in precedenti incarichi svolti anche in altre Aziende o Enti o esperienze documentate di studio e ricerca presso istituti di rilievo nazionale o internazionale;
  4. d) dei risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi assegnati a seguito della

valutazione annuale di performance organizzativa e individuale da parte

dell’Organismo indipendente di Valutazione ai sensi dell’art. 57, comma 4,

(Organismi per la verifica e valutazione delle attività professionali e dei risultati dei dirigenti);

  1. e) del criterio della rotazione ove applicabile.”

 

Il nostro sindacato ritiene pertanto che il regolamento aziendale non sia aderente alle disposizioni nazionali avendo creato un criterio di valutazione “il colloquio” che nel contratto nazionale non esiste e che nella nostra Azienda addirittura rappresenta il 50 % della valutazione ed è contrario ai principi di oggettività ed informalità.

 

Caro Collega se dovessi essere coinvolto in una ingiusta valutazione con una mancata assegnazione di un incarico dirigenziale, per quale magari lavori da anni, la nostra organizzazione sindacale è disponibile per eventuale ricorso nelle sedi opportune.

Pertanto rivolgiti pure a Noi con fiducia (tel. Sede di Brescia 0303702607).

 

Cordiali saluti la Segreteria UMI

 

Brescia il 4 febbraio 2022