Il Provvedimento – Decreto lavoro ci si dimentica della classe media

Gent.ma Direttore del Giornale di Brescia.

Nei giorni scorsi si è molto scritto sul decreto lavoro e sulle criticità in esso contenute.

Nessuno, mi pare, abbia sottolineato che, ancora una volta, ci si è dimenticati dei dipendenti/dirigenti della Pubblica Amministrazione (sanità compresa, ma non solo) che avendo un reddito annuo lordo superiore ad €.35.000 non avranno alcun vantaggio dalla manovra governativa.

E’ il problema della cosiddetta “classe media” che da anni resta al palo con pesanti decurtazioni fiscali e previdenziali. Fermi al 2019 i rinnovi contrattuali.

Giusto migliorare i redditi medio bassi e bassi, ma è ugualmente necessario mantenere il potere d’acquisto dei redditi delle categorie dirigenziali dei dipendenti pubblici con retribuzioni tra le più basse d’Europa alle quali si chiedono elevate prestazioni professionali. In caso  contrario è inutile lamentarsi della difficoltà delle pubbliche amministrazioni di realizzare i progetti finanziati dall’Europa e dal PNRR mantenendo con pochi tecnici mal pagati.

Allo stesso modo non ci dobbiamo meravigliare se tanti giovani lasciano l’Italia (cosiddetta “fuga dei cervelli”) per andare ad occuapre analoghe posizioni all’estero dove oltrettutto si opera in condizioni lavorative migliori.

Cordiali saluti.

 

Cav. Dott. Francesco Falsetti – Presidente UMI

 

 

 

 

Brescia, 8 maggio 2023