Lettera aperta ai Medici di Medicina Generale

Cari Colleghi MMG,

               vorrei esprimervi la mia personale vicinanza e quella dell’UMI per l’estremo disagio lavorativo a cui siete sottoposti, ormai da tempo,  per l’imposizione  di carichi di lavoro impropri in un contesto di un  caos organizzativo determinato dalle continue indicazioni politiche ai vari livelli e specificatamente regionale, Lombardia in primis.

Purtroppo la debolezza della Medicina Territoriale causata da anni di tagli ha tolto alle Cure Primarie il necessario supporto amministrativo per assolvere a tutte le incombenze burocratiche estranee ai compiti professionali dei medici.

Le amministrazioni delle ASST e delle ATS non hanno più da anni il personale per assolvere i compiti burocratici che sono stati progressivamente caricati, spesso senza accordi, sui MMG  sino a raggiungere i livelli, direi demenziali, attuali.

A questa grave carenza non si è riusciti e, tanto meno, voluto  rimediare anche con gli ultimi provvedimenti statali e regionali che anzi hanno peggiorato la situazione. Allo stesso modo  sortiranno  le proposte in discussione di riforma della Medicina Generale (anche per adeguarla alle necessità del PNRR) che provocheranno una profonda modifica della figura del MMG che l’UMI non condivide.

Si è voluto gettare la colpa delle insufficienze della Medicina Territoriale, drammaticamente evidenziata dal COVID-19, sui MMG senza avere il coraggio di ammettere che le colpe sono essenzialmente delle istituzioni politiche che hanno  volutamente abbandonato il territorio  nella convinzione, errata, che potesse essere sostituito dalla medicina ospedaliera pubblica integrata sempre più da quella privata.

Per raggiungere questo obiettivo si è  fatto di tutto sino a far mancare il ricambio generazionale dei medici pensionati e peggio a costruire una campagna di stampa pesantemente denigratoria e vergognosa (anche da parte della Regione Lombardia) contro i MMG . Quest’ultima  è un’iniziativa che i MMG non meritano e che dobbiamo respingere con forza per tutelare la dignità di quanti di voi hanno, pur tra mille difficoltà, sacrifici e rischi, continuato a svolgere il proprio lavoro e garantire l’assistenza ai propri malati.

Pur nel contesto di un voluto ridimensionamento del ruolo dei sindacati di categoria

(e nel disinteresse degli Ordini professionali) l’UMI continua e continuerà ad adoperarsi per salvaguardare i vostri diritti contrattuali, ma prima ancora per tutelare la vostra immagine professionale e di persone.

 

Un affettuoso saluto in Presidente UMI Francesco Falsetti